Quello Bipolare è un disturbo caratterizzato da sbalzi dell'umore molto rapidi e significativi, tali da compromettere in maniera negativa – nei momenti di crisi – la vita di una persona (lavorativo, scolastico) e le sue relazioni (sociali, affettive).
La persona passa da una grande euforia immotivata a stati depressivi intensi (da un polo all'altro). Tutte le sensazioni sono amplificate e così i comportamenti. I periodi in cui il soggetto è euforico, sicuro di sé, iperattivo, irritabile, molto loquace e agitato sono chiamati Episodi Maniacali.
Durano circa una settimana e presentano anche deliri, allucinazioni e/o manie di grandezza. Vengono definiti invece Episodi Ipomaniacali se durano almeno 4 giorni, ma si manifestano in forma più lieve e senza deliri e allucinazioni.
Si parla di
Disturbo bipolare I quando le fasi depressive si alternano agli Episodi Maniacali.
Si parla di
Disturbo bipolare II quando le fasi depressive si alternano agli Episodi Ipomaniacali.
In questi momenti la persona può assumere atteggiamenti pericolosi per se stessa, dedicarsi ad attività piacevoli o al sesso in maniera avventata e spendere molti soldi senza pensare alle conseguenze, a causa dell'eccessivo ottimismo.
Questi episodi si presentano in modo ricorrente e si alternano a Episodi Depressivi in modo brusco (per almeno 2 settimane). Fra un episodio e l'altro la persona può vivere in modo "normale", ma quando sta male torna in uno stato di profonda depressione, fino anche ad avere idee di morte.
Dati statistici sul Disturbo Bipolare.
Il Disturbo Bipolare I colpisce in media l'1,2% della popolazione. Può comparire nelle donne già intorno ai 20 anni e negli uomini intorno ai 18. Il 30% delle persone con questo disturbo corre il rischio di sviluppare un Disturbo Depressivo Maggiore. Il Disturbo Bipolare II può colpire in media lo 0,5% delle persone, più frequentemente le donne e spesso dopo il parto, soprattutto nella sua forma con Episodi Depressivi Maggiori.
Disturbo Bipolare: le cause.
Il Disturbo Bipolare può essere causato da molteplici fattori, da quelli biologici a quelli sociali e ambientali. Nello specifico le cause possono essere: neurologiche: per alterazioni biochimiche del cervello nella trasmissione di impulsi nervosi da una terminazione all'altra; familiari: 2 persone su 3 hanno un parente di primo grado con un Disturbo dell'Umore; psicologiche: nel caso di un trauma psicologico, una violenza subita, un'esperienza "forte", come la perdita di una persona cara.
Disturbo Bipolare: i sintomi.
La persona con Disturbo bipolare passa bruscamente da uno stato di depressione a uno stato in cui l'umore migliora (ma diviene irritabile, nervoso e il normale comportamento cambia visibilmente), passando da periodi di immobilità, depressione e mutismo (Episodio Depressivo) a periodi di agitazione e iperattività (Episodio Maniacale e Ipomaniacale).
I sintomi sono:
- umore eccessivamente alto e/o irritabile;
- autostima oltre la norma, senso di grandezza;
- aumento della loquacità (incessante, talvolta teatrale);
- distraibilità e passaggio da un'idea/discorso all'altra/o;
- riduzione del bisogno di dormire e agitazione (psico-motoria);
- impulsività, avventatezza, incoscienza nel coinvolgimento in attività ludiche (spese folli, guida spericolata ecc.);
- idee di morte e pensieri suicidi (durante l'Episodio Depressivo Grave);
- deliri e allucinazioni (manifestazioni psicotiche tipiche solo del Disturbo Bipolare I).