Si parla di Depressione (in questo caso di Disturbo Depressivo Maggiore), quando una persona sprofonda in uno stato di profonda tristezza e il suo umore è gravemente depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni.
I sintomi sono caratterizzati da umore nero e perdita di interessi verso persone e attività che prima la interessavano. Possono esserci, inoltre, autosvalutazione, sensi di colpa, indecisione, difficoltà a pensare o a concentrarsi, perdita di iniziativa e fiducia, nei casi più gravi idee di morte e di suicidio.
Per essere diagnosticato come disturbo, i sintomi si verificano per almeno 2 settimane una o più volte nella vita. Il disturbo si può ripresentare e durare anche un anno o due. Si riconosce anche perché la persona non reagisce più agli stimoli, se soffre anche di insonnia sembra sempre stanca e senza energie o al contrario è agitata e irritabile se dorme troppo. Può perdere peso o aumentarlo visibilmente in quanto mangia troppo oppure troppo poco.
Questo disturbo può colpire in maniera lieve, moderata o grave.
Disturbo: le cause.
Alla base di questo disturbo ci sono diverse cause: familiari, genetiche e biologiche (dovute ad alterazioni ad es. dei cromosomi), psicologiche e ambientali, a cui si aggiungono fattori che possono fare precipitare la situazione, come un trauma, un forte stress, una perdita, ma anche abuso di alcool e droghe.
Capita, inoltre, che il disturbo sia la conseguenza di altri problemi medici: infatti circa il 20% di persone che ha avuto un infarto, un ictus, carcinomi e diabete rischia di sviluppare un Disturbo Depressivo Maggiore.
Depressione: i sintomi.
Chi soffre di depressione vive uno stato di profonda tristezza, perde interesse verso tutto, ha pensieri e sentimenti negativi ricorrenti (come idee di morte e di suicidio), spesso è irritabile, prova sensi di colpa. Inoltre:
- non ha energia, desideri e iniziativa;
- è sempre stanco, dorme troppo o troppo poco;
- ha un rapporto problematico col cibo (ingrassa o dimagrisce);
- non riesce a pensare, a concentrarsi, a memorizzare le cose.