Lo studio Camerino offre valutazioni della
capacità di rendere testimonianza ai fini dell'
interdizione nel minore.
Il percorso di valutazione prevede un esame psicodiagnostico e la stesura di una relazione psicologica. Nel minore lo stesso concetto è reso dalla capacità a rendere testimonianza.
L'ordinamento non pone incapacità a testimoniare derivanti dall'età minore e spetta al giudice di merito, nell'esercizio del suo potere discrezionale, valutare la credibilità di dichiarazioni rese da testi minori degli anni quattordici.
L'operato del perito in tema di attendibilità del minore è stato oggetto della seguente importante Sentenza della Suprema Corte di Cassazione: "La valutazione del contenuto della dichiarazione del minore parte offesa in materia di reati sessuali, in considerazione delle complesse implicazioni che la materia stessa comporta, deve contenere un esame dell'attitudine psicofisica del test ad esporre le vicende in modo utile ed esatto; della sua posizione psicologica rispetto al contesto delle situazioni interne ed esterne. Proficuo è l'uso dell'indagine psicologica che concerne due aspetti fondamentali: l'attitudine del bambino a testimoniare, sotto il profilo intellettivo ed affettivo, e la sua credibilità.
l primo consiste nell'accertamento della sua capacità a recepire le informazioni, di raccordarle con altre, di ricordarle ed esprimerle in una visione complessa, da considerare in relazione all'età, alle condizioni emozionali che regolano le sue relazioni con il mondo esterno, alla qualità e natura dei rapporti familiari. Il secondo - da tenere distinto dall'attendibilità della prova che rientra nei compiti esclusivi del giudice - è diretto ad esaminare il modo in cui la giovane vittima ha vissuto e rielaborato la vicenda in maniera da selezionare sincerità, travisamento dei fatti e menzogna..." (Cass. Pen. Sez. III 3 ottobre 1997, n. 8962 Ruggeri)
La giurisprudenza ha avuto modo di chiarire che l'idoneità a testimoniare è concetto diverso e più ampio rispetto al concetto di
capacità di intendere e di volere nell'adulto. Esso implica, non solo il presupposto della libera e cosciente capacità di determinazione del soggetto, ma anche il discernimento critico del contenuto delle domande, al fine di adeguare risposte coerenti, la capacità di valutazione delle domande suggestive, la capacità mnemonica sufficiente in ordine ai fatti specifici oggetto della deposizione, la piena consapevolezza dell'impegno che si assume con la testimonianza di riferire con verità e completezza i fatti a sua conoscenza.